Il welfare aziendale è obbligatorio?

Risposte ai dubbi in merito all’obbligatorietà del welfare aziendale.

Spesso i datori di lavoro si domandano se il welfare aziendale sia obbligatorio o meno. I dubbi e gli interrogativi più frequenti riguardano i seguenti aspetti:

  1. In quali casi il welfare aziendale è obbligatorio;
  2. In quali casi è necessario un accordo sindacale;
  3. Come implementare il piano welfare.

 

Welfare aziendale obbligatorio

IN QUALI CASI È OBBLIGATORIO IL WELFARE AZIENDALE?

In generale, le prestazioni e i servizi di welfare aziendale possono essere offerti facoltativamente, quindi su base volontaria, da qualsiasi azienda, che può così beneficiare di deduzioni fiscali e contributive.

Tuttavia, ci sono casi in cui l’adozione di una piano welfare è obbligatoria sulla base del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, oppure di un regolamento aziendale. La prima di queste due condizioni si verifica quando il CCNL di appartenenza risulta essere uno dei seguenti:

  • CCNL del settore Metalmeccanico;
  • CCNL Unionmeccanica e Confapi;
  • CCNL degli Orafi e Argentieri;
  • CCNL Dirigenti Imprese Assicuratrici;
  • CCNL Servizi Socio-sanitario, assistenziale, educativo;
  • CCNL CED, ICT, Professioni Digitali e STP;
  • CCNL Agenzie Marittime;
  • CCNL Turismo (Pubblici Esercizi, Ristorazione, Turismo).

La seconda condizione si verifica in presenza di un regolamento aziendale vincolante, sia di tipo unilaterale (cioè redatto direttamente dall’azienda nel rispetto della legge e che sottintenda un obbligo negoziale), sia di tipo bilaterale (cioè sottoscritto attraverso accordi di II livello che coinvolgono i lavoratori).

 

IN QUALI CASI È NECESSARIO UN ACCORDO SINDACALE?

Solo qualora l’azienda voglia offrire al lavoratore la facoltà di convertire il proprio premio di risultato in credito welfare diventa necessario effettuare una contrattazione di II livello, siglando un accordo con le rappresentanze sindacali presenti in azienda, oppure con quelle territoriali.

E IN TUTTI GLI ALTRI CASI?

A eccezione dei casi descritti nei paragrafi precedenti, l’azienda ha sempre la facoltà di erogare fringe benefit ai propri dipendenti su base volontaria, sotto forma di elargizione liberale.

Tuttavia, anche in questo caso, per poter beneficiare della piena deducibilità ai fini IRES, dal reddito d’impresa, dei costi legati ai premi welfare, è fondamentale adottare un regolamento aziendale vincolante.

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